martedì 5 aprile 2016

Risparmiare acqua (e non solo) nella coltivazione del proprio orto: La pacciamatura



La pacciamatura


Cos'è?


Pacciamatura è un termine derivante dalla parola pacciame: materiali organici di scarto, strame, ecc..

Consiste nel coprire il suolo con uno spesso strato di materiali vegetali inerti ( paglia, vinacce , trucioli, strame, foglie, ecc.) o con fogli di plastica (generalmente polietilene - PE o cloruro di polivinile - PVC)  allo scopo di conseguire un certo numero di vantaggi.
E’  spesso adottata insieme all’irrigazione a goccia, al momento del trapianto sarà sufficiente scostare la pacciamatura nel punto desiderato e mettere e piantine (si può mettere anche dopo, ma ci vuole un pò più di pazienza per sistemarla intorno alle piante) 


A cosa serve?


Azione sulla struttura del terreno - elimina l'azione battente della pioggia e quando e' organica, decomponendosi, arricchisce il suolo di humus e da luogo a una struttura superficiale eccellente.
I terreni pacciamati non sono soggetti alla formazione della suola di lavorazione[1], si mantengono porosi e con buona struttura, favorendo così lo sviluppo e la funzionalità delle radici, rendendo migliori gli scambi gassosi e più attiva la carica microbica utile.
Evita o riduce di molto l'azione deleteria sul terreno del calpestio di macchine, animali, uomini.

Azione sull'umidita del suolo - l'infiltrazione dell'acqua nel terreno e' favorita se la copertura e' permeabile, mentre e' ostacolata da coperture impermeabili come i films plastici (spesso a quest'ultimo inconveniente si ovvia utilizzando  l’irrigazionea goccia sotto il telo di plastica; l'evaporazione e' ridotta moltissimo dalla pacciamatura di qualsiasi genere

Azione sulla temperatura  - Con adatta pacciamatura si può mantenere il terreno più fresco o più caldo del naturale, secondo la convenienza.
Utilizzando la paglia la temperatura massima giornaliera e' più bassa e la minima più alta.
Con films impermeabili neri o grigi il suolo si riscalda prima e più di quello nudo, ma la minima notturna scende agli stessi valori;

Azione sulle erbe infestanti - La pacciamatura con coperture opache impedisce lo sviluppo delle erbe infestanti.

Azione sul ciclo degli elementi nutritivi - 
In generale, in periodo secco la maggiore umidità del suolo pacciamato consente una più continua mineralizzazione della sostanza organica rispetto al suolo nudo.
In periodo piovoso il dilavamento dei nitrati e' in relazione con la maggiore o minore infiltrazione che la copertura assicura.
La pacciamatura con materiali vegetali può dar luogo a una diminuzione temporanea  di Azoto nel suolo, perché utilizzato dai microrganismi per la decomposizione della paglia, peraltro la successiva, ulteriore decomposizione della sostanza organica libera elementi nutritivi dei quali trovano giovamento le piante.

Azione igienica - Fragole coltivare su suolo nudo spesso sono raccolte sporche di terra: con la pacciamatura ciò non avviene e la raccolta può essere fatta anche dopo una pioggia.
L'acqua perduta per evaporazione e' del tutto inutilizzata ai fini della produzione vegetale , e' intuitiva quindi l'utilità di una pratica, come quella della copertura del terreno, che consente di ridurre sensibilmente l'evaporazione dell’acqua.
Si possono utilizzare diversi materiali, scelti secondo gli obiettivi prevalenti che si vogliono conseguire o secondo criteri di economia, di disponibilità, di facilita' di smaltimento (problema rilevante nel caso delle plastiche), ecc.

Quali materiali?

Paglia -  È eccellente, poiché durante la decomposizione permette lo sviluppo di miceli che proteggono le piante coltivate. Inoltre la cellulosa in essa contenuta costituisce un alimento o apporto di carbonio per i microrganismi terrestri e favorisce lo sviluppo di batteri benefici per la coltivazione degli ortaggi.
Oltre alla paglia di grano, si può utilizzare anche quella di tutti gli altri cereali.
Nel caso di paglia pressata, questa va aerata bene prima dell’uso, per evitare un isolamento termico eccessivo del terreno.

Foglie - Con la sola eccezione di quelle di eucalipto,  che possono inibire lo sviluppo dei microrganismi, si possono usare tutte le foglie.
Alcune restrizioni riguardano anche gli aghi di pino e di altre conifere. Le foglie di castagno, noce, quercia e rovere si possono utilizzare anche come pacciamatura, ma solo se insieme a foglie di altri alberi.

Segatura - Purché non provenga da legname trattato o incollato. Per evitare che le piante soffrano di carenza d’azoto, è bene utilizzate la sega-
tura fresca come copertura nei passaggi tra le aiuole. In questo modo
la segatura subisce una prima decomposizione evitando di depau-
perare il terreno d’azoto. Quando, dopo un anno, la segatura diventa
scura, la si potrà aggiungere alla
pacciamatura dell’aiuola.

Carta ed altri materiali - Per la copertura si possono usare anche sterpaglie di bosco o di siepi, residui di potatura e di vinificazione triturati,
piume d’oca e lana di pecora. Si può utilizzare persino la carta dei quotidiani tagliata in strisce, dal momento che l’inchiostro dei giornali dei paesi occidentali non contiene piombo. Però bisogna evitare le
carte colorate o brillanti, perché queste invece contengono metalli pesan-
ti e sono tossiche.

La profondità della pacciamatura è un elemento chiave per la conservazione dell'umidità e il controllo delle infestanti. Lo spessore minimo non dovrebbe essere inferiore ai 5-10 cm.

Nel caso la si utilizzi in giardino, una pacciamatura  decorativa può dare colore alle zone monotone fra una pianta e un'altra.
Al momento della semina o del trapianto sarà sufficiente scostare la pacciamatura
nel punto desiderato.

Fonti bibliografiche:
-       Fondamenti di agronomia generale – Francesco Bonciarelli - Edagricole
-       Irrigazione e pacciamatura - di Fortunato Fabbricini e Antonio De Falco – AAM ottobre 2003




[1] è uno strato di terreno compatto che si forma in seguito a della lavorazioni. in genere si forma quando l'aratura viene effettuata sempre alla stessa profondità (30-50 cm) perciò col tempo lo strato sottostante si compatta a tal punto da creare gravi problemi: impermeabilità, impossibilità di penetrazione delle radici, asfissia, mancato traslocamento nel terreno degli elementi nutritivi ecc ecc.

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