Mi rendo conto che una coltivazione in città a poco di naturale non si può certo parlare di un ecosistema complesso...ma per chi non ha la fortuna di abitare in campagna può essere un alternativa...come molti stanno sperimentando anche in grosse città come New York. Per chi volesse cimentarsi ecco qualche consiglio.
Pomodoro
(nome scientifico: Lycopersicon
esculentum)
L'inizio della
sua coltivazione in area mediterranea si fa risalire all'inizio del XIX secolo.
si ritiene che questa specie sia originaria dell'America Latina e del sud del
nord America.
La sua coltivazione è praticata un po' in tutto il mondo.
In Italia e' coltivato un po' in tutte le regioni, in
particolar modo in Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Sicilia.
Il pomodoro, inoltre, e' uno degli ortaggi più coltivato in
atmosfera protetta.
Appartiene alla famiglia delle Solanacee (di cui fanno parte anche melanzana, patata e peperone,
ecc.)
Il portamento della pianta, originariamente era espanso e
strisciante, ha subito diverse modifiche, in relazione agli interventi di
miglioramento varietale, con l’ottenimento di tipi a portamento più raccolto,
fino al fusto eretto delle varietà moderne con la creazione di bacche a frutto
voluminoso (il frutto botanicamente e' una bacca).
Clima
Il pomodoro essendo originario dei tropici, si adatta a
condizioni di clima temperato caldo.
La durata del
ciclo biologico e' variabile sia per effetto delle condizioni climatiche che
della varietà e della tecnica colturale.
Il
frutto, di colore rosso di diverse tonalità (in qualche vecchia
varietà giallo o bianco), di grandezza e forma molto variabile, tonda,
appiattita, ovale, allungata, di piccola, media, e grande pezzatura.
La colorazione
rossa e' determinata dalla presenza del licopene, quella gialla dal
betacarotene (una sostanza antiossidante).
Con condizioni climatiche favorevoli, se non intervengono
cause avverse, l'accrescimento del pomodoro continua nelle varieta' a crescita
indeterminate(che hanno bisogno di sostegni per crescere meglio).
Mentre termina con un infiorescenza nelle varietà ad
accrescimento definito " autoportante" ( varietà a crescita
determinata).
Le infiorescenze possono essere racemi semplici o
ramificati;
I primi generalmente nella parte più bassa della pianta, i
secondi nella parte superiore.
Anche sulla stessa infiorescenza, la fioritura non e'
contemporanea.
Il pomodoro coltivato e' normalmente autogamo (cioè si
autoimpollina, anche se si può verificare comunque la fecondazione incrociata
ad opera di insetti. Il pomodoro si adatta a diversi tipi di suolo.
I
limiti ottimali di temperatura sono:
temperatura diurna intorno ai 27°C
e notturna di 18°C
per ottenere una colorazione rosso intensa ed una migliore composizione
dei frutti.
La durata del ciclo dipende dalla varietà scelta.
L'intensità
e la qualità della luce possono influenzare l'epoca
dell'inizio della fioritura, la percentuale dei fiori allegati e la colorazione
delle bacche.
Per questo nella coltivazione sul balcone (o terrazzo) è necessario che questo sia esposto a sud
almeno per metà della giornata.
La
disponibilità idrica e' l'altro fattore per avere una
buona produzione.
A questo scopo per chi ha molti vasi sul balcone esistono in commercio dei kit di
microirrigazione da utilizzare a tale scopo,
(per chi vuole spendere un pò di più ci sono in commercio dei timer per
l’automazione e la programmazione dell'irrigazione.
Concimazione
, soprattutto per una coltivazione più
naturale possibile è bene utilizzare un concime a base di sostanza organica
(che si trova facilmente in commercio) , per i benefici effetti che questa
ha, oltre che a essere un buon
apportatore di elementi minerali indispensabili per il nutrimento della pianta.
Oppure del compost “casalingo”.
Se si sceglie invece di utilizzare dei fertilizzanti
minerali, bisogna fare particolare attenzione all’azoto. Esalta il vigore vegetativo e, quindi, e' un
elemento importante per l'ottenimento di rese elevate.
Ma il suo eccesso può esaltare eccessivamente il rigoglio
della vegetazione a discapito della fruttificazione, determinando ritardo della
maturazione, maggiore sensibilità alle malattie, e all'attacco di insetti (
afidi ad esempio) peggioramento delle caratteristiche qualitative dei frutti,
per eccessiva acquosità , scarsa consistenza della polpa, riduzione degli zuccheri,
aumento dell'acidita, ecc.
Interventi colturali
Volendo si può utilizzare la pacciamatura anche in vaso ,
qualora si abbia a disposizione del materiale atto a tale scopo.
Per le varietà a crescita indeterminate, è necessario
provvedere all’ adozione di sostegni.
Favorendo così un
uniforme sviluppo della pianta, facilitando le operazioni di potatura
verde, una più uniforme pezzatura dei
frutti e riducendo le infezioni parassitarie.
I materiali
impiegatiper sostegno delle piante di pomodoro sono diversi. Comunemente si
usano canne, pali e paletti ( di castagno o di pioppo o di salice), fili dj
ferro zincato, spago, ecc.
Volendo si può
sfruttare anche la ringhiera del proprio balcone.
In molti consigliano di effettuare la potatura verde che
comprende le operazioni di scacchiatura
e cimatura.
Con la prima si eliminano tutti i germogli ascellari,
lasciando il pomodoro ad un solo stelo;
Con la seconda si elimina l'apice vegetativo, per evitare un
eccessivo accrescimento e favorire la maturazione dei frutti apicali. Da considerare però che le ferite causate dalla potatura potrebbero essere causa di ingresso di eventuali patogeni.
Raccolta
Il pomodoro ha una maturazione scalare , ma esistono anche
varietà a maturazione contemporanea (create per il pomodoro da industria per
agevolare la loro meccanizzazione e raccolta in una sola passata)
Avversità
Il pomodoro e' molto suscettibile alle virosi, per evitare
ciò si può ricorrere all’utilizzo di varietà tolleranti o resistenti ( per le
malattie da virus non esiste cura
Per il resto se metterete dei fiori che attirano gli insetti
utili, ed eviterete di bagnare le foglie (scongiurando così la comparsa di malattie fungine), la
coltivazione è abbastanza semplice,
infatti è una delle specie più scelte per essere coltivate sul balcone).
Cosa vi occorre
- cassette di plastica (100 x 40 x 40)
o che contenitori che siano abbastanza capienti.
- Terriccio, concime
- Piantine da trapiantare
- Tutori (nel caso servano)
Bibliografia:
- Remigio
Baldoni, Luigi Giardini – Coltivazione erbacee – Patron editore.